martedì 6 marzo 2012

i film 17 - Dust

2001 DUST (Прашина) di Milčo Mančevski, con Joseph Fiennes, David Wenham, Adrian Lester, Anne Brochet, Nikolina Kujaca, Rosemary Murphy, Eric Colvin, Carlton Jarvis



L’unico western macedone, opera seconda di un regista che con il suo film d’esordio, il bellissimo Prima della pioggia, conquistò tutti vincendo trionfalmente il Leone d’oro al Festival del Cinema di Venezia: questo invece fu un fiasco clamoroso che di fatto gli stroncò la carriera.
Premettiamo subito che il film è molto migliore della pessima fama che lo perseguita, anche se le ambizioni autoriali del regista finiscono per schiacciare quasi totalmente l’idea di western balcanico che sulla carta era senza dubbio la più interessante del progetto.
L’idea di aprire una nuova frontiera cinematografica ad Est (un “Far East” contrapposto al “Far West” degli americani) utilizzando i desertici e bellissimi scenari macedoni e la sanguinosa rivoluzione contro i turchi dell’inizio del secolo scorso era infatti davvero intrigante e unita alle dichiarazioni d’amore di Manchevski per gli Spaghetti Western prometteva ben altri risultati.



Il regista, invece, inserisce una seconda storyline ambientata nella New York contemporanea e come in Prima della pioggia sovverte la scansione temporale del racconto realizzando un contorto puzzle di passato e presente, storia e immaginazione, realtà e sogno dando al suo film una struttura narrativa frammentaria e quasi sperimentale che in più di un momento gli procura degli inopinati scivoloni nel ridicolo.
Probabilmente il problema di fondo è che le due storie del film hanno un tono tra loro troppo diverso e se quella contemporanea e americana non funziona proprio per niente la parte macedone in flashback invece è diretta benissimo (anche se Manchevski sembra avere il gusto per le belle immagini statiche e manca parecchio di senso del ritmo cinematografico) e soprattutto piena di sparatorie e scene di violenza estremamente realistiche.
L’apocalittico finale, dichiarato omaggio a quello del Il mucchio selvaggio, vale da solo tutto il film.



Tra le tante follie a un certo punto compare anche il personaggio dei fumetti Corto Maltese (forse come citazione della storia La casa dorata di Samarcanda), che viene fatto fuori immantinente dal protagonista che gli chiede “E tu che ci fai qui?” (se lo chiede anche lo spettatore).
Punto debolissimo dell’operazione i due attori protagonisti: se David Wenham è ancora passabile, Joseph Fiennes è semplicemente improponibile.
Ottime la fotografia e la colonna sonora.

Mauro Mihich

2 commenti:

  1. @ Tommaso: questo non lo avevi messo nella tua rassegna dei western post-2000... Se ritieni puoi cancellare il post e spostare tutto di là.

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  2. L'ho scartato, è davvero troppo eccentrico. Tipo non credo metterò neanche The Good, the Bad, the Weird. L'etichetta "nuovi western" credo che basti.

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